Esistono infatti tanti tipi di carote per tante tonalità diverse: arancioni, viola, nere, gialle, bianche e rosse.
La carota è la radice commestibile della pianta erbacea Daucus carota, specie biennale della famiglia delle Apiaceae.
Ottima fonte di beta-carotene, pigmento precursore della vitamina A e isolato per la prima volta proprio dalla carota, ha proprietà antiossidanti e depurative ed è indicata in particolare per il benessere dei tessuti.
LE CAROTE ARANCIONI
Ricche di vitamine del gruppo A, B e C, fanno bene alla vista e hanno proprietà antiossidanti. Non solo, ma proteggono il cuore, grazie alla presenza di flavonoidi, e l’intestino con la loro azione depurative. E sì, sono piene di beta-carotene perciò favoriscono l’abbronzatura.
LE CAROTE VIOLA
Le prime sono le carote viola, che sono anche la varietà dalla quale gli olandesi sono partiti per ottenere la versione arancione. È in queste vesti infatti che i tuoi antenati mangiavano l’ortaggio.
Le proprietà nutritive sono quindi praticamente identiche a quella delle carote più classiche, tranne per alcune differenze che vale la pena sottolineare. Per prima cosa, la loro tinta rivela che sono ricche di antociani, hanno quindi un potere antiossidante di quattro volte maggiore rispetto alle loro pronipoti. Inoltre contengono quasi il 22% in meno di zuccheri. Fanno molto bene per la circolazione e aiutano a tenere il colesterolo sotto controllo.
LE CAROTE NERE
Se le viola non ti attraevano particolarmente, chissà cosa penserai quando ti troverai di fronte a un mazzo di carote nere. Eppure il loro sapore potrebbe conquistarti: meno dolce rispetto alla varietà arancione, ma privo di quel retrogusto amarognolo.
Il loro colore ti fa capire che contengono ancora più antiossidanti rispetto alla varietà viola. Hanno invece una quantità molto più bassa di vitamina A. Di conseguenza, i loro benefici sono più diretti verso la circolazione che verso gli occhi e la vista.
LE CAROTE GIALLE
La peculiarità delle carote gialle è il loro essere povere di zuccheri. Contengono una quantità di glucosio, fruttosio e saccarosio davvero bassa se confrontata con quella delle colleghe. Sono perciò consigliabili, dietro parere del medico, anche a chi deve seguire una dieta ipoglicemica. Puoi mangiarle come preferisci, sia cotte che crude.
LE CAROTE BIANCHE
Non farti fuorviare dall’aspetto pallido, questa specie è ugualmente ricca di vitamine e sali minerali.
Aiutano a contrastare l’insorgere di alcuni tipi di cancro e disturbi cardiovascolari gravi, come l’infarto e l’arteriosclerosi. Inoltre forniscono all’occhio tutti i nutrimenti essenziali di cui ha bisogno: vitamina A, sali minerali, ferro e calcio.
LE CAROTE ROSSE
Le carote rosse sono proprio una cura naturale per i tuoi occhi. Ricche di luteina, proteggono la retina dai raggi solari e ultravioletti. Contengono anche una buona dose di licopene, un idrocarburo che appartiene al gruppo dei carotenoidi, come il beta-carotene. Questa sostanza aiuta a contrastare i radicali liberi e l’invecchiamento delle cellule del tuo corpo.
Questa varietà inoltre aumenta le tue difese contro eventuali malattie dell’apparato cardiaco.
Torniamo alla questione del colore: conosciuta fin dai tempi degli antichi Egizi, la carota era in origine viola e i Romani le consumavano soprattutto bianche. Incredibilmente, solo di recente è diventata arancione! La varietà che troviamo al supermercato tutto l’anno è infatti il frutto di un’ibridazione massale operata tra Seicento e Settecento dagli olandesi. Come mai questo cambiamento di tinta? L’arancione nazionale dei Paesi Bassi (come sanno bene gli appassionati di calcio) è eredità della casa reale Orange, che tutt’ora esercita formalmente un ruolo patinato nella giostra della monarchia costituzionale. L’omaggio dei botanici olandesi si rivelò un successo commerciale in termini di rendita, e anche di sapore visto che la carota arancione era molto più dolce e delicata.